Neda è morta con gli occhi aperti, facendo vergognare noi che viviamo con gli occhi chiusi

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Neda Agha-Soltan (1982 – June 20, 2009). Guardate gli occhi della ragazza nell’immagine. Ci dicono addio. E’ stata appena colpita a morte dalla polizia iraniana, ma le dittature non possono nulla contro un popolo informato.  Su Youtube è stato pubblicato un filmato con la morte di una ragazza colpita dalle milizie Basaji (nella foto un frame). Un video atroce: la giovane, poco più che ventenne, è stesa a terra in una pozza di sangue e alcune persone provano a praticarle invano un massaggio cardiaco. Secondo i blogger, la ragazza è una delle tante (un numero imprecisato) vittime che assieme ai quasi 500 arresti ha caratterizzato le giornate di proteste per le vie di Teheran. “Ridateci il nostro voto” e “Marg bar diktator, marg bar diktator!” (Morte al dittatore) hanno gridato i giovani che manifestavano. Read more »

Iran: speranza in frantumi

Teheran

Infrante le speranze riformiste dell’Iran, le urne iraniane, invece di avvicinare una prospettiva di pace, l’hanno allontanata (un bel dilemma per Obama, dialogo o no?). L’esito delle elezioni in Iran, hanno visto la conferma di Mahmoud Ahmadinejad alla presidenza della Repubblica islamica, e gli scontri a Teheran tra i supporter del candidato moderato sconfitto, Mir Hossein Mousavi, e la polizia. Rivolte e violenze (con  sembra quattro morti) sono proseguite per tutto il week end: l’opposizione contesta la vittoria del presidente uscente, denunciando brogli elettorali.
Da Teheran giungono notizie ed immagini di manifestazioni di piazza, di gente che non ha più paura dei manganelli dei Guardiani della Rivoluzione. Le Università danno segni di stanchezza verso il trentennale dispotismo teocratico, sempre più gente ha il coraggio di mostrare il proprio schifo per l’elite che governa il Paese. Read more »

Bene le elezioni in Libano e ora attendiamo il risultato di quelle iraniane

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Libano in festa dopo le elezioni politiche di domenica scorsa. Hezbollah sconfitta, vince il fronte filo-occidentale “14 marzo” (dal giorno della rivolta antisiriana seguita all’omicidio di Rafik Hariri), di cui fanno parte Saad Hariri, figlio dell’ex premier e leader della corrente sunnita, i drusi di Walid Jumblatt ed i cattolico-maroniti di Amin Gemayel, guida delle Falangi Libanesi, e di Samir Geaqea, leader delle Forze Libanesi, che ha conquistato 68 dei 128 seggi in Parlamento. Pesante la sconfitta della coalizione che fa capo ad Hezbollah, sostenuta da Siria e Iran e della quale fanno parte anche il movimento shiita, il movimento di Amal e il gruppo guidato dall’ex generale cristiano Michel Aoun.
La prima sconfitta per Ahmadinejad aspettando le elezioni iraniane. Pur confermandosi la prima forza musulmana nel Paese, il ”Partito di Allah” fondato da Khomeini esce sconfitto dalle urne del Paese dei Cedri. Read more »

Israele bombarderà i siti nucleari dell’Iran entro il 2009?


L’Iran è in grado di colpire Israele con missili, in caso di attacco ai suoi siti nucleari. Secondo il generale Mohammad Alavi, comandante delle operazioni dell’Aeronautica, che parla di piani corretti e precisi, Israele, è alla portata dei missili balistici iraniani. Alavi ha aggiunto che il sistema anti-missilistico e contraereo della Repubblica islamica le consente di difendersi dai missili da crociera, oltre che di abbattere il 30 per cento di velivoli nemici che dovessero attaccare il suo territorio.
L’Onu dice che entro due anni l’Iran avrà l’atomica, Israele sarà costretto a intervenire e il mondo fa finta di non vedere che ci troviamo a un passo da una nuova catastrofe planetaria.

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Pena di morte: Paesi boia


Maxi-esecuzione collettiva in Iran: 29 detenuti, condannati per reati che andavano dal traffico di droga all’omicidio, sono stati impiccati nel penitenziario di Evin, a Teheran. Lo hanno riferito i mass media statali, citando fonti governative. Difficile sapere comunque quali storie ci siano davvero alle spalle di quelle esecuzioni che ieri, nel mondo, hanno suscitato solo poche reazioni. E se non ci sono reazioni nel mondo forse è perché è estate e siamo nel week end; ancor più perché l’Iran non è visto come un problema: il governo italiano tace, come tacciono i governi europei perché Teheran ci fornisce petrolio.  Per numero di condanne a morte la Repubblica Islamica è al secondo posto nel mondo, dopo la sola Cina. Read more »

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