Persi nella Nuvola di Fuksas, il nuovo Centro Congressi di Roma


La grande novità dell’anno appena trascorso è stato senz’altro il battesimo di fuoco per la Nuvola di Fuksas, il nuovo Centro Congressi a Roma, che trova così uno scopo. La folla di espositori e visitatori si è riversata per una pletora di presentazioni collaudando le possibilità di frazionamento interno della grande sala sotterranea fornita di paraventi giganti e scorrevoli nonché di tutti gli ambienti di servizio, bagni, sale riunioni e persino cucine.


La struttura sorge in una zona strategica dello storico quartiere dell’EUR su una superficie costruita pari a 55.000 mq.


L’idea progettuale è sinteticamente riconducibile a tre immagini: la Teca, la Nuvola e “La Lama” dell’Hotel.
La Teca, orientata longitudinalmente, è il contenitore con struttura in acciaio e doppia facciata in vetro che racchiude al suo interno la Nuvola.


La Nuvola è il fulcro del progetto. La sua costruzione nello spazio “scatolare” della Teca mette in risalto il confronto tra un’articolazione spaziale libera, senza regole, e una forma geometricamente definita. All’interno della Nuvola trovano posto: l’auditorium per 1800 posti, punti ristoro e i servizi di supporto all’auditorium. La Nuvola costituisce, senza dubbio, l’elemento architettonico caratteristico del progetto: la struttura in nervature d’acciaio, dallo straordinario effetto visivo, è rivestita da un telo trasparente di 15.000 mq.


L’albergo, “La Lama”, di 439 stanze tra cui diverse suites è pensato come struttura indipendente e autonoma. Al livello interrato del complesso è presente un parcheggio per 600 posti auto.


La costruzione della Nuvola di Fuksas a Roma ha visto succedersi 5 sindaci e 3 gestioni commissariali. Il cantiere dei lavori del più grande centro congressi d’Europa è durato ben 8 anni. Quella della Nuvola di Fuksas è stata un’odissea fatta di polemiche e contenziosi, interruzioni dei lavori e varianti al progetto in corso d’opera, lodi arbitrali e parcelle milionarie.


Nel giugno 1998 il comune di Roma (amministrato da Francesco Rutelli) e l’allora Ente EUR (divenuto S.p.A. nel 2000) indissero un concorso internazionale di architettura per la progettazione del nuovo Centro Congressi Italia.
La giuria internazionale, presieduta da Norman Foster, il 16 febbraio 2000 proclamò vincitore il progetto presentato dall’architetto Massimiliano Fuksas.


Il bando di gara per la progettazione, costruzione e gestione del centro congressi fu indetto nel 2001. La gara fu vinta nel 2002 dalla Centro Congressi Italia Spa (CCI Spa) che l’anno successivo firmò una concessione trentennale. Il contratto tra la società concessionaria e l’EUR Spa fu risolto nel 2005, dopo che la concessionaria aveva previsto un aumento dei costi da 200 a 250 milioni di euro.


Il progetto esecutivo, redatto da Fuksas, fu approvato nel marzo 2007.


Il bando di gara relativo alla licitazione privata per l’affidamento dei lavori è stato pubblicato nella G.U.C.E. in data 17-03-2007 e nella G.U.R.I. in data 26-03-2007, prevedendo un importo a base d’asta di euro 277.476.869,34, di cui euro 272.176.818,59 per lavori ed euro 5.300.050,75 per oneri di sicurezza e quale criterio di aggiudicazione quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

La posa della prima pietra avvenne l’11 dicembre 2007 alla presenza del progettista Massimiliano Fuksas e di varie autorità, tra cui l’allora sindaco di Roma Walter Veltroni. In data 28-01-2008 è stato stipulato il contratto di appalto, con il quale la durata dei lavori è stata stabilita in giorni 1035 naturali e consecutivi a decorrere dalla consegna dei lavori.


In data 01-02-2008 il Direttore dei lavori ha proceduto alla consegna, per cui il termine ultimo per la conclusione di lavori è stato stabilito al 02-12-2010. Il contratto ha previsto anche dei termini intermedi per l’esecuzione (c.d. “milestone”).


La realizzazione dell’opera è stata caratterizzata dall’introduzione di numerose modifiche, che hanno trovato definizione nelle perizie di 12 varianti che, oltre a determinare complessivamente un rilevante aumento dell’importo contrattuale, hanno influito in modo considerevole sui tempi di realizzazione e comportato l’insorgere di un contenzioso tra stazione appaltante ed appaltatore.


Alcune di tali varianti appaiono riconducibili a carenze e inadeguate rappresentazioni dello stato di fatto del progetto esecutivo, che si sarebbero potute evitare con un maggior approfondimento. Alcune circostanze, infatti, quali la necessità di adeguare alle caratteristiche dei terreni le opere di sostegno su Viale Shakespeare, appaiono più che altro riconducibili ad insufficienti indagini e valutazioni iniziali, non giustificabili in relazione al carattere puntuale dell’intervento e alla rilevanza dell’opera da realizzarsi.


Nel dicembre 2013 i lavori hanno rischiato di essere interrotti a causa delle ristrettezze di bilancio del Comune di Roma, ma l’intervento del governo, con la legge di stabilità, ha permesso la prosecuzione dell’opera grazie allo stanziamento di un prestito dell’importo di 100 milioni di euro, da restituire in trent’anni. Con questo stanziamento si prevedeva che i lavori venissero completati per consentirne l’inaugurazione entro l’EXPO 2015, ma nel marzo 2014 l’architetto Fuksas, autore dell’opera, espresse scetticismo sul completamento nei tempi indicati.


Nel contempo EUR S.p.A. ha dovuto fare richiesta di concordato preventivo e cedere parte del proprio patrimonio immobiliare all’INAIL per evitare la liquidazione.


Nel giugno 2015, si è pervenuti alla vendita allo stesso INAIL, da parte di EUR S.p.A., di quattro immobili al prezzo di 297,5 milioni di euro. I lavori sono stati ultimati il 30 giugno 2016 e in data 29 ottobre 2016 l’opera è stata finalmente inaugurata alla presenza del presidente del consiglio Matteo Renzi, del sindaco di Roma Virginia Raggi e dell’architetto Massimiliano Fuksas in una diretta su Rai 1 durante la quale la Raggi definisce la Nuvola “eccezionale ed imponente, un’opera architettonica straordinaria, uno sguardo rivolto anche al futuro. Ciò che è bello va riconosciuto ed apprezzato. E’ una risposta a chi immagina e dice che Roma e gli italiani non sappiano più meravigliare, a chi vuole descriverci sempre male, a chi rema contro“. Ed è una gran bella risposta.

La “Nuvola” di Fuksas, una storia italiana – La grande bellezza

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