Pranzo di Ferragosto insieme


Abbiamo passato l’infanzia, l’adolescenza, la maturità. Ora siamo adulti affermati. Normalmente il periodo di Ferragosto viene vissuto dagli anziani con difficoltà in special modo da quelli che non hanno stretti legami parentali o che vivono da soli. Le persone anziane sono un valore perché hanno la nostra memoria storica e quindi è un piacere trascorrere delle ore con loro e festeggiare assieme la giornata di Ferragosto.

In sette ultra settantenni fanno 570 anni e…..qualche mese, ma sono lì sotto una pianta di castagno dell’agriturismo “La Gentile di Caprarola”  in vista del lago di Vico (cliccare qui) disinvolti e solo un po’ stanchi.

Queste vecchiette e vecchietti oltre a solidarizzare mostrano vitalità e voglia di vivere in tutto e per tutto; ed esattamente Edda (86 anni), Marino e Massimiliano, (85 anni), Caterina (81 anni), Franco (80 anni), Armanda (79 anni) e Gabriella….la più giovane (74 anni).

Insieme a loro ovviamente Gastone, Carla, Primula, Anna e Sandro. Il risultato non può che essere divertente (cliccare qui e qui), originale e per nulla scontato nella gestione di una tematica così problematica come quella della “vita degli anziani”.

Le rughe sono tutte lì, sui volti delle signore, ma nessuna di loro rifiuta mai un bicchiere di vino. Si devono prendere le pasticchine, ci sono vuoti di memoria, non si può certo fare baldoria fino a tardi, ma un buon pranzo sì, quello è permesso.

Ottant’anni ma non sentirli affatto, né prima né dopo pranzo. Nemmeno a Ferragosto.

Se ci pensate bene, è quasi incredibile che nessuno, sinora, osa gettare uno sguardo trasparente, sincero e temerario dentro la vita dei vecchi, anche se il continuo confronto con la sempre più dilagante Terza Età è, indipendentemente da quello che ne possiamo pensare o da quanto ne possiamo essere personalmente coinvolti, una delle questioni più urgenti e attuali con cui la nostra società deve fare i conti.

Vedere anche i precedenti post del settembre 2009 e del maggio 2011 (cliccare qui e qui).

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