40° anniversario del mouse per computer


Il mouse è un dispositivo in grado di inviare un input ad un computer in modo tale che ad un suo movimento ne corrisponda uno analogo di un indicatore sullo schermo detto cursore. È inoltre dotato di uno o più tasti ai quali possono essere assegnate varie funzioni.
Durante la Joint Computer Conference al Convention Center di San Francisco, nel dicembre 1968, si svolse la dimostrazione pubblica del progetto mouse al cospetto di oltre mille esperti. È possibile osservare le immagini dell’evento che pose le basi di tutto quello che è l’utilizzo odierno del pc.
The first mouse

Nello stesso mese in cui si festeggia il debutto pubblico del mouse per computer inventato da Doug Engelbart, Logitech, uno dei leader nel settore, ha da poco consegnato al mercato il miliardesimo esemplare.

3 Comments so far

  1. Flavia on 4 Luglio, 2014

    I do enjoy the way you have framed this paiutcrlar situation plus it does indeed offer me personally some fodder for consideration. Nevertheless, because of what I have seen, I really trust when the actual feedback pack on that men and women stay on issue and not start upon a soap box involving the news du jour. All the same, thank you for this outstanding piece and while I do not concur with the idea in totality, I value the viewpoint.

  2. Ishita on 21 Febbraio, 2015

    Tutti in piazza a cosa serve?Noi stdetnui tanto non ci ascolta nessuno, siamo dei fannulloni che e8 pif9 bello stare in piazza a manifestare con gli amici che andare a lezione.Ci piace bere gli spritz coi soldi del pape0.Questo in parte e8 vero.Questa e8 la rappresentazione che ha chi ha votato berlusconi nelle ultime elezioni, ovvero LA MAGGIORANZA del paese, non e8 una cosa da poco, non dimentichiamocelo.Parliamo lingue diverse da questa maggioranza. Noi li reputiamo degli ignoranti-arroganti e loro reputano noi dei figli di pape0. Non possiamo prescindere da questo se vogliamo farci ascoltare, anzi dobbiamo partire da questo per farci ascoltare, ma prima ancora CAPIRE, se vogliamo trovare una lingua di mezzo.Perche9 il 68 ha fatto una rivoluzione? Perche9 gli stessi stdetnui manifestando 40 anni fa sono riusciti a farsi sentire a cambiare le cose, e noi sembriamo solo un manico di coglioni che non arriveranno a nulla, e lo sembriamo PRIMA DI TUTTO A NOI STESSI E A QUELLI COME NOI?Perche9 i movimenti del ’68 erano riusciti ad unirsi alla causa delmasse dei lavoratori.Noi, stdetnui del 2008, all’interno di un sistema ultraliberalista che fa degli Stati Uniti il suo modello mitico (tranne per quanto riguarda le poche idee buone vedi la ricerca porca troia) non siamo altro che INUTILI, SPERPERATORI, VIZIATI.Io penso che possiamo capire questa visione dei fatti, quando ci mettiamo di media 8 anni a finire l’universite0 ma in piazza non manca mai nessuno.Il punto e8 che perf2, spritz o non spritz, noi siamo la fascia critica. Forse l’unica fascia critica che e8 rimasta a questa societe0. Abbiamo le carte, le conoscenze per criticare e migliorare, ma ci e8 interdetta la possibilite0 di farlo. Come uno che urla al fuoco, ma in islandese e nessuno intorno lo capisce, anzi lo prendono per pazzo.In un sistema che si basa sul soldo una persona che parla del valore della cultura parla in islandese.L’unico modo per farci ascoltare sarebbe coinvolgere la massa proletaria .Perche9 quando l’operaio sciopera, la sua voce si sente, perche9 l’operaio e8 la base dell’economia.Oggi non possiamo pif9 parlare di massa proletaria, le differenze sono grosse, una di queste e8 il fatto che nella massa di oggi e8 stato oculatamente assopito il sentimento critico.Oggi la maggioranza della popolazione votante, dall’operaio al piccolo imprenditore, al pensionato, al contadino, vota berlusconi perche9 torna a casa stanca, s’imbeve di tv e scopre che a rate puo’comprarsi una nuova macchina su quelle di grossa cilindrata dicono pure di togliere il bollo!- , un nuovo televisore al plasma, una nuova casa col mutuo trentennale, fare carriera… Finlmente un po’ di giustizia per chi ha voglia di lavorare, di spaccarsi il culo come me.Ora. Noi dovremo arrenderci? Per finire in un sistema come questo? Perche9 alla fine dai, anno dopo anno si va avanti, si tira la carretta…se vuoi fare ricerca la puoi fare all’estero, e lasciare che il nostro paese vada pure a farsi fottere. Ma e8 stato questo paese a darmi la possibilite0 di arrivare a questa formazione! e io, con il mio fottutissimo lavoro qualificato voglio arricchire questo paese, il mio paese! E voglio che tutti possano avere l’istruzione di cui ho usufruito io!Ora, in un sistema che pone la cultura come del tutto sacrificabile rispetto ad altri valori prioritari (schei, spese militari eccetera), c’e8 chi paga sulla sua pelle l’ignoranza. C’e8 un’altra grande fascia sociale, in italia, che PAGA per l’ignoranza,questa fascia e8 quella degli immigrati. Il razzismo deriva dalla mancanza di una visione critica, dalla mancanza di un’informazione diversa da quella televisiva, la paura del diverso e8 paura dello sconosciuto, e8 lo sconosciuto esiste perche9 c’e8 mancanza di cconoscenza, di sapere.- Una paura come quella del bambino che ha paura del buio perche9 non vede cosa c’e8 nella stanza quando e8 buio, e questa e8 la forma archetipa della paura umana, la paura che viene dall’ignoranza. –Noi dobbiamo unire le nostre voci a quelle dei lavoratori immigrati per poter cambiare le cose, in una lotta unita, una lotta all’ignoranza, una lotta per la cultura e per l’informazione (vera).Gli immigrati hanno un importante peso nel mondo produttivo – industriale, vuoi vedere due giorni di sciopero degli immigrati?Ma gli immigrati sono troppo col culo sul bagnato per potersi permettere di protestare, ed e8 evidente come tutto cif2 segua le invisibili tele di ragno del sistema liberista, fascia che sta troppo bene, e fascia che sta troppo male per fare una rivoluzione.Ci possiamo impegnare per dare ai lavoratori immigrati la forza di protestare: possiamo fornire pasti gratuiti dentro alle scuole occupate, raccogliere fondi anche con la vendita del vino in piazza, unitamente allo sciopero degli spritz…trovare appoggi esterni, dai sindacati, dalle associazioni di mediazione culturale …Io credo che abbiamo i mezzi almeno per provare. Siamo in tanti. Abbiamo i mezzi per provare a coinvolgerli, e unendo le forze forse anche loro avranno pif9 coraggio di lottare, finalmente non soli contro un paese ostile ma appoggiati dalla massa studentesca.SIAMO NOI, INSIEME, IL FUTURO DELL’ITALIA.E’ un po’ un flusso di coscienza vi ringrazio per l’attenzione

  3. Ajaj on 10 Aprile, 2015

    Be careful when a your moibtorke taxi driver suddenly lets a second passenger on for the ride. This is how I almost had my camera stolen from me in Hanoi—I noticed my camera missing from its belt pouch, and I reached behind me as the girl was trying to shove my camera into her pocket .

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