In ricodo di Andrea Pazienza (fuori dall’ideologia)


A vent’anni dalla morte di ANDREA PAZIENZA scomparso a soli trentadue anni nel giugno 1988. Un post per ricordare il genio e la complessità artistica di un protagonista della scena culturale degli anni ’70/’80, unico per la sua versatilità e noto per aver dato vita a memorabili personaggi del fumetto come Zanardi, Penthotal, Pertini, Pompeo e tanti altri.
Avete mai visto una copia di Cannibale? Vi siete mai imbattuti in una copertina de “Il Male” o di Frigidaire? Se la risposta è no, allora dovete assolutamente leggere questo post dedicato a quello che forse è il più grande disegnatore italiano dell’ultimo quarto del ‘900. Se è sì, dovete leggerlo lo stesso.


Vi ricordate le facce dipinte degli indiani metropolitani, che contestavano sia i leader sindacali e politici della sinistra sia gli avversari di destra? Si caratterizzarono dal rifiuto della violenza come strumento di risoluzione dei problemi sociali, e per l’avversione al clima serioso e politicante tipico delle assemblee studentesche dominate dall’Autonomia.

“Una risata vi seppellirà” (Slogan degli indiani metropolitani)
Per vedere uno spaccato di vita di quegli anni è utile il video di dolcedormire cliccare qui 

Andrea Pazienza è stato un artista sospeso tra disperazione e speranza: ha unito in sé un’energia incontenibile che lo ha portato a divorare la vita ma anche una tensione all’autodistruzione e alla morte. Disegnatore di fumetti, artista, pittore, poeta e scrittore, Pazienza è caduto e si è sempre rialzato, con la matita in mano (cliccare qui).

Tipico è il “Comunicato degli indiani metropolitani all’assemblea nazionale del movimento
universitario” del 26-27 febbraio 1977, in cui affermavano:”Denunciamo e rifiutiamo l’allucinante clima di violenza e prevaricazione. Ci dissociamo perciò da qualsiasi conclusione di questa assemblea, dalle migliaia di mozioni e contromozioni presentate dai professionisti della politica”.
Organizzavano cortei colorati per le vie dei centri cittadini gridando “ea,ea,ea… ah!” e danzando in modo casuale, occupavano case sfitte dando vita a sorte di “comuni”, si opponevano all’uso dell’eroina che cominciava a mietere vittime tra i delusi dei “movimenti”.

Insomma mentre le altre componenti dell’estrema sinistra combattevano con la violenza il sistema, gli Indiani scelsero la via della creatività, cercando di raggiungere uno stato di benessere anche a costo di condurre una vita “surreale”, e spostando la contestazione sul piano culturale, rifiutando radicalmente i modelli di vita ed espressivi borghesi, ispirandosi per esempio al Dadaismo.
Erano gli anni degli indiani metropolitani, dei maodadaisti, dei cani sciolti, dei parodisti. Gli anni di riviste come “Il Male”, “Frigidaire”, “Zut”, “Alter Alter”,“Frizzer”.

Sull’onda lunga del Sessantotto, una nuova generazione era scesa nuovamente nelle piazze, ma con uno spirito del tutto nuovo, nel quale si poteva scorgere una componente creativa  che recuperava la lezione delle avanguardie artistiche e che metteva pesantemente in discussione i consueti codici della comunicazione.

Rileggendo oggi le vignette, che vanno dal 1977 al 1988, Pazienza ci appare soprattutto interessato a registrare ciò che gli accadeva intorno, preoccupato di cogliere gli umori dei tempi che stava vivendo.
Erano gli anni del compromesso storico, del reaganismo, di Berlinguer, del governo di solidarietà nazionale e delle Brigate Rosse. Un periodo che a volte ci appare remoto e che, invece, è appena dietro l’angolo. Un’epoca che le vignette del buon vecchio Paz possono farci rivivere, meglio di un libro di Storia. E anche se spesso si fa riferimento a fatti e personaggi che da tempo non trovano più spazio nelle cronache, le battute riescono a risultare comunque efficaci e la cosa più importante è che si ride.

“PAZ” Andrea Pazienza clip foto di paz e musiche dei the gang e rino gaetano

Andrea Pazienza working Live

Paz Andrea Pazienza – Pentothal all’occupazione Pentothal interviene al dibattito tenuto a casa sua.

Paz Andrea Pazienza – Fiabeschi si prepara per l’esame

Paz Andrea Pazienza – Fiabeschi Enrico all’esame apocalipsi nau

Aggiornamento al 2017

4 Comments so far

  1. zanna on 17 Dicembre, 2008

    Caro gastone, io e alcuni amici, con molto rispetto, abbiamo dato vita al blog ilmale, su kataweb, tentando di ricalcare lo stile delle quasi notizie dell’originale. Non essendo dei fenomeni come i redattori del vero Male, i risultati sono infieriori, ma ci è sembrato anche un modo per omaggiare il grande Paz…

  2. Sergio on 21 Agosto, 2010

    Ho cliccato per veder la galleria di dolcedormire, ma:

    Non hai i permessi per vedere la gallery di questo utente

    🙁

  3. […] fonte immagine […]

  4. Paola on 31 Gennaio, 2012

    io per correttezza aggiungerei il nome dell’autore degli scatti che hai utilizzato: il grande fotografo Tano D’Amico, voce e occhi di quegli anni

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