La Spagna esulta, Italia da rifondare

Di Natale dopo l’errore decisivo dagli undici metri, Daniele De Rossi, mesto, si avvia a centrocampo dopo l’errore dal penalty
Bisogna saper perdere, non sempre si può vincere The Rokes in un originale video…


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Daniele De Rossi, mesto, si avvia a centrocampo dopo l’errore dal penalty
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Mentre gli spagnoli hanno fischiato il nostro inno, i tifosi azzurri si sono comportati correttamente. A parte un tizio che continuava a mandare aff****** gli avversari, che si è poi appreso essere il ministro Sacconi.
La disfatta è stata seguita da 21 milioni 750 mila spettatori e uno share dell’80.45: nel dettaglio il primo tempo ha ottenuto 21 milioni 170 mila con l’80.55, il secondo 21 milioni 917 mila e il 78.70, i tempi supplementari 22 milioni 152 mila e l’81.87 e i calci di rigore 22 milioni 861 mila con l’87.85.
RITORNO – Nel pomeriggio la Nazionale lascerà il ritiro di Baden e rienterà in Italia con un volo charter in partenza da Vienna alle 16,45 e che farà scalo a Milano Malpensa per poi atterrare a Roma.
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Roberto Donadoni non ha alcuna intenzione di dimettersi da ct azzurro (da il corriere.it). «Dare le dimissioni? Non mi passa per l’anticamera del cervello. Non è un rigore sbagliato a far cambiare il mio parere su un Europeo, sarei uno stupido. Se avessimo vinto, oggi saremmo tutti bravi e forti», ha commento l’allenatore dell’Italia all’indomani dell’eliminazione da parte della Spagna.
«Sono sereno» in attesa della decisione della Federcalcio, la quale ha un contratto con Donadoni per il quale può esonerarlo entro dieci giorni dalla fine dell’Europeo. La stessa clausola vale anche per Donadoni stesso, ma il ct ha dichiarato che non intende avvalersene. «Nei prossimi dieci giorni vedremo. Ci sono ruoli e termini da rispettare. Ma non è una sconfitta ai rigori che può determinare un giudizio».
Di Natale dopo l’errore decisivo dagli undici metri
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Il selezionatore responsabile della disfatta azzurra agli Europei, che su quattro partite ne ha vinta una (e pure per sbaglio), che si è ostinato a tenere in campo un imbarazzante ed inguardabile Toni (che non avrebbe fatto un gol neanche dopo 49 partite), il responsabile di una Italia oggettivamente brutta e senza carattere, che contro la Spagna rinuncia a giocare puntando alla lotteria dei calci di rigore, se ne deve andare. Il ritorno di Lippi? No, grazie infinite per il mondiale, ma le minestre riscaldate difficilmente funzionano (da daw.ilcannocchiale.it).

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