Spam: 30 anni di mail spazzatura

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Il 92,3% di tutte le mail inviate nei primi tre mesi del 2008 è costituito da messaggi di spam. In questo periodo sono stati individuati 23.300 nuovi siti web al giorno, uno ogni tre secondi, che vengono sfruttati dagli spammer per svolgere le proprie attività illecite. In testa nella classifica dei Paesi che producono email spazzatura ci sono Stati Uniti e Russia, seguite dalla new entry Turchia. Italia all’ottavo posto.
Lo spamming (detto anche fare spam) è l’invio di grandi quantità di messaggi indesiderati (generalmente commerciali). Può essere messo in atto attraverso qualunque media, ma il più usato è Internet, attraverso l’e-mail.
C’era una volta lo spam, la spazzatura digitale. Un nome che deriva da una gag del Monty Python’s Flying Circus, la serie comica trasmessa dalla Bbc tra il 1969 e il 1974 e che richiama la metafora di una scatoletta di carne (lo spam, appunto) servita in tutte le salse agli sfortunati protagonisti dello sketch.
Lo Spam è un tipo di carne in scatola (Spam -> Spiced Ham) della Hormel Foods Corporation entrato a far parte del folklore.
In particolare, nella fortunata serie “Monty Python’s Flying Circus” una coppia di coniugi (il marito interpretato da Eric Idle e la moglie da Graham Chapman) entra in un bar e chiede alla cameriera (Terry Jones) il menu, nel quale l’elenco delle pietanze presenta continuamente “spam”: “uova e spam”, “uova pancetta e spam”, “uova pancetta salsiccia e spam”, “spam uova spam spam pancetta e spam” e così via, sempre più insistentemente…
La moglie però non desidera affatto lo spam, e pur insistendo non riesce nell’intento. Nel frattempo da un tavolo alle spalle della coppia, occupato da un gruppo di vichinghi con tanto di elmi cornuti, iniziano a cantare “spam, spam, spam…” in modo sempre più forte e fastidioso, fino al culmine del finale dove il canto prende il sopravvento su tutto, con un ritornello che suona pressappoco così:
SPAM SPAM SPAM SPAM
SPAM SPAM SPAM SPAM
Wonderful SPAM, marvelous SPAAAM!
Lo sketch – di umorismo tutto britannico – riflette le politiche di razionamento militare della seconda guerra mondiale, quando lo Spam era uno dei pochi cibi sempre disponibili.
La reiterazione ossessiva della parola nella canzone ha poi portato all’uso dello stesso termine per indicare le e-mail commerciali non richieste.
Oggi spam significa una valanga di email che inonda la posta elettronica di 1,3 miliardi di persone nel mondo, gli utenti del cyberspazio secondo Internet World Stats. I risultati sono quasi tutti negativi. Quasi perché il tempo perso a cancellare le profferte di ardimentose signorine, medicamenti miracolosi e jackpot milionari, sono una valida attenuante all’involontaria eliminazione di un messaggio.

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C’era una volta e c’è, ogni giorno di più, lo spam. Che compie trent’anni proprio il 3 maggio. Un compleanno da non festeggiare ma che può servire a tracciare la storia di un fenomeno. Secondo gli annali digitali il primo spammer della storia sarebbe stato un americano: Gary Thuerk, venditore della Digital Equipment Corporation, la famosa Dec, società che negli anni 60-70 del secolo scorso costruiva computer grandi come armadi anche se si chiamavano microcomputer sui quali iniziarono a girare anche i primi videogiochi (per esempio Spacewar sul Pdp-1, nel 1962).
Per pubblicizzare alcuni nuovi prodotti della Dec, lo zelante Gary spedì a 393 persone un messaggio spazzatura, quando ancora Internet non esisteva e al suo posto c’era Arpanet, il network messo in piedi della Difesa americana considerato la “madre” del web. La reazione dei 393 non fu molto diversa da quella che, ancora oggi, ha qualsiasi destinatario di una mail non richiesta: biasimo e riprovazione, anche da parte dagli amministratori della rete, che richiamarono all’ordine l’indisciplinato utente.
Secondo le stime di Ferris Research, la spesa complessiva della guerra contro lo spam ammonterà per l’anno in corso a 140 miliardi di euro. Una cifra che, con ogni probabilità, Mr.Thuerk nemmeno s’immaginava (da Ilsole24ore.com).
Stop Email Spam! Another ANTI-SPAM Movement!

Mad At Mail

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