Ginettaccio

La voce di Paolo Conte che canta del grande campione fa da colonna sonora ad alcune immagini relative all’Italia del secondo dopoguerra e alla sua voglia di ricominciare.

L’occasione è utile per ricordare che in questo 2008 ricorre il 60° anniversario della nostra Costituzione.

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Gino Bartali (Ponte a Ema, 18 luglio 1914 – 5 maggio 2000) è stato un ciclista italiano.
Nativo di Ponte a Ema, una frazione di Bagno a Ripoli, oggi parte di Firenze, Gino Bartali scrisse alcune delle più famose pagine delle corse ciclistiche dell’epoca. La carriera di Bartali, arrivato al successo prima di Fausto Coppi, è stata condizionata dalla seconda guerra mondiale, sopraggiunta proprio nei suoi anni migliori.
Soprannominato Ginettaccio, fu grande avversario di Fausto Coppi. Leggendaria la loro rivalità, che divise l’Italia nell’immediato dopoguerra (anche per le presunte diverse posizioni politiche dei due). Celebre nell’immortalare un’intera epoca sportiva – tanto da entrare nell’immaginario collettivo degli italiani – è la foto che ritrae i due campioni mentre si passano una bottiglietta durante una salita. Ancora oggi non è stato chiarito se fu Bartali a dare la bottiglia a Coppi o viceversa, mistero che anche i protagonisti contribuirono in un certo qual modo a preservare (entrambi sostennero di aver aiutato l’altro). Nel film realizzato dalla RAI nel 2006, Gino Bartali – L’intramontabile, è Bartali a passare la borraccia a Coppi. In realtà esistono almeno due versioni della stessa scena, scattate in momenti diversi del Tour del 1949.
Si tratta in effetti del tour 1952. Da ricordare anche che la sua vittoria al Tour del 1948 contribuì a calmare la tensione in un’Italia sull’orlo della guerra civile dopo l’attentato a Togliatti.

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