Bianco e nero o a colori

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Foto in bianco e nero o a colori…l’immagine è sempre unica. Per vedere cliccare quì.

Al reparto alimentari del supermercato si presenta un omino di
Cinisello con faccia da pignolo e piantagrane e chiede al commesso
mezzo cocomero.
Un momento solo signore, devo chiedere una cosa al responsabile”.
Il commesso si avvia verso gli uffici direzionali senza accorgersi
che il cliente lo segue. Entra nell’ufficio del responsabile e
prorompe:

“Direttore, c’e’ un cretino di la’ che mi ha chiesto mezzo

cocomero”.

Cenni disperati del responsabile, che ha visto il cretino in

questione.

Il commesso si gira e, senza fare una piega, dice:

E poi ci sarebbe questo gentleman che sarebbe interessato a

prendere l’altra meta’”

Risolta la situazione, il responsabile e il commesso si ritrovano

da soli nell’ufficio:

“Giovanotto”, dice il direttore, “stava per combinare un bel

disastro, ma non ho potuto fare a meno di ammirare il sangue freddo

con cui ne è uscito fuori. Vorrei sapere qualcosa di più sul suo

conto. Come si chiama?”

“Mi chiamo Pasquale Quagliarulo, signore, e vengo da Napoli, città

di grandi calciatori e grandi mignotte”.

Il direttore: “Mia moglie e’ di Napoli…”.

“Ah, si’? E in che ruolo gioca?”

La biga più bella di Roma!
Un tizio sta viaggiando per una via di Roma quando incontra una biga d’oro con quattro cavalli bianchi, un signore in giacca e cravatta e appesa ad un palo una lampada di Aladino. Ad un certo punto la lampada cade ed il tizio la raccoglie. Il signore ferma la biga e scende di corsa incitando il viandante a non esprimere un desiderio perché il genio al suo interno era troppo vecchio e rimbambito. Il viandante, però, non crede all’uomo in giacca e cravatta e strofina la lampada. Da un nuvolone esce il genio e gli chiede che cosa vuole: “Voglio un miliardo!” dice il viandante e il nuvolone ed il genio scompaiono nella lampada. Ad un certo punto cade dal cielo un tavolo da biliardo. Il signore in giacca e cravatta gli dice: “Ecco, Che cosa ti dicevo? Perché, tu credi che io gli abbia chiesto la biga più bella di Roma?”.

Un tipo sta guidando la macchina, quando a un certo punto capisce di essersi perso. Avvista un uomo che passa per la strada, accosta al marciapiede e gli grida:

– Mi scusi, mi potrebbe aiutare? Ho promesso a un amico di incontrarlo alle due, sono in ritardo di mezz’ora e non so dove mi trovo…

– Certo che posso aiutarla. Lei si trova in un’automobile, tra 40 e 42 gradi latitudine Nord e tra 58 e 60 gradi longitudine Ovest, sono le 12 e 23 minuti e 35 secondi e oggi è venerdì e ci sono 21,5 gradi centigradi…

– Lei è un impiegato? – chiede quello dentro l’automobile.

– Certamente. Come fa a saperlo?

– Perché tutto ciò che mi ha detto è ‘tecnicamente’ corretto, ma praticamente inutile. Infatti non so che fare con l’informazione che mi ha dato e mi ritrovo ancora qui perso per strada!

– Lei allora deve essere un dirigente, vero? – risponde stizzito l’impiegato.

– Infatti, lo sono. Ma… da cosa lo ha capito?

– Abbastanza facile: lei non sa né dove si trova, né come ci è arrivato, né tanto meno dove andare, ha fatto una promessa che non sa assolutamente come mantenere ed ora spera che un altro le risolva il problema; di fatto, è esattamente nella merda in cui si trovava prima che ci si incontrasse… ma adesso, per qualche strano motivo… risulta che la colpa è mia!

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