La scena del flipper… Incredibile!

Bellissima scena introduttiva di uno dei migliori film di Carlo Verdone: Troppo Forte

NAPOLI: CAPEZZONE, COLPISCE SILENZIO LIBERALI E GARANTISTI

Roma, 21 dic. (Adnkronos) – “Con pochissime e meritorie eccezioni, colpisce davvero il silenzio dei liberali e dei garantisti di sinistra dinanzi ai fatti di questi giorni. Quello che oggi accade contro Silvio Berlusconi e’ qualcosa che, prima o poi, puo’ ferire qualunque cittadino italiano, nella sua immagine, nel suo onore, nella sua reputazione, nella sua identita”. Lo afferma Daniele Capezzone.
“Se passa il principio che una ‘manina’ (realisticamente, giudiziaria: e chi, se no?) puo’ passare carte, sbobinature, files, e che tutto puo’ essere ‘tranquillamente’ diffuso, al solo e fondamentale scopo di esporre qualcuno al pubblico ludibrio, si entra in una dimensione di scempio delle garanzie e dei diritti individuali sconosciuta, per gravita’, intensita’ e sistematicita’, perfino al nostro Paese, dove la “giustizia” e’ gia’ un tritacarne per tanti, per troppi”, aggiunge.
“Possibile che l’ostilita’ nei confronti di Berlusconi sia cosi’ grande da far perdere la parola quasi a tutti? E’ davvero un brutta vicenda: e i ‘complici’ per omissione sono almeno altrettanto responsabili di quanti stanno agendo in modo incessante, nell’ormai collaudato -conclude- circuito mediatico-giudiziario”.

Radicali: i garantisti sono da Contrada

Roma, 21 dicembre 2007

• Dichiarazione di Marco Perduca e Rocco Berardo della direzione di Radicali italiani e dell’Associazione Luca Coscioni:

A Daniele Capezzone che si interroga su dove siano i garantisti “di sinistra” vogliamo segnalare – anche in quanto neo-direttore del Velino incarico per cui gli facciamo i nostri migliori auguri – che Rita Bernardini, Segretaria di Radicali italiani e Sergio D’Elia, Deputato radicale della Rosa nel Pugno, che, come Capezzone, si sono battuti per l’amnistia e l’indulto per denunciare le condizioni tecnicamente illegali della giustizia italiana, oggi sono a trovare Bruno Contrada nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere.
La quantomeno dubbia vicenda giudiziaria di Contrada si e’ aggravata per motivi di salute dell’ex numero tre del Sisde e resta del tutto al di fuori del circuito mediatico-giudiziario, dove invece albergano quotidianamente omicidi irrisolti o raccomandazioni e raccomandati.

Io comunque sono a chiedere ad alta voce la pubblicazione integrale via internet e durante qualche trasmissione televisiva delle telefonate intercorse – originali, non interpretate da voci di attori – tra Fassino e Consorte e tra D’Alema e Consorte, per sentire il tono della voce, rivelatore e non interpretabile, con cui Fassino diceva “abbiamo una banca” a Consorte, oppure D’Alema avvertiva Consorte di stare “attento alle comunicazioni”, praticamente avvertendolo che aveva i telefoni sotto controllo. Che dici, ci sarà qualche giornalista “con la schiena dritta” oppure qualche parlamentare che non ha buttato il cervello a mare, che mi darà modo di ascoltare tutto ciò?

P.S.: se qualche giornalista avesse i files delle registrazioni in questione, o se li avesse qualche magistrato che non li passa a Repubblica perchè ha – giustamente – paura di andare a dirigere il traffico, e non sapessero come farli avere alla stampa in modo anonimo ce lo comunichino. Il modo per passare le notizie alla stampa anonimamente e farla franca si trova sempre.
Buon Natale a tutti.

 

E SE INTERCETTASSERO QUALCHE MAGISTRATO CORNUTO?

Ti comunico che sono riuscito ad intercettare le telefonate d’alcova della moglie, gran donna e splendida femmina da corsa, di un magistrato di prima linea, notoriamente cornuto. Quando vuoi, possiamo mettere in rete l’Eros a mezzo Tim del triangolo color antracite della meravigliosa Bovary, che, per dispiacere di più al consorte togato, l’ha generosamente data bagnata anche a me.
Folti triangoli a tutti.

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