DALAI LAMA…

birma1.gifChi tocca i fili, Clementina, muore

La Fortuna è cieca, ma la “Libertà”
sa molto bene da che parte va.

Se fosse amerikano e non cinese
l’ambasciator che, affabile e cortese,
non vuol che si riceva il Dalai Lama,
capo spirituale di gran fama,
sai che proteste contro l’ingerenza,
sai che rivendicazion d’indipendenza?

Invece, zitto, fa finta di niente
e obbedisce anche il… disobbediente.
Da stamane, signori, cerco invano
intorno al tribunale di Milano
un sussulto, uno straccio di corteo
di solidarietà con la Forleo.

Invece, anche da quelle parti,
con silenziose e giudiziarie arti,
impera la Legge del Signore.
Chi tocca i fili, Clementina, muore.

AIUTO, ARRIVA IL DALAI LAMA…

Ai primi di dicembre il Dalai Lama – al secolo Tenzin Gyatso – atterrerà in Italia, una delle tante tappe toccate dal leader buddista nel corso dei suoi viaggi senza fine. Tra il 7 e il 9 dicembre, Tenzin Gyatso sarà a Milan, e al PalaSharp terrà alcune lezioni seguite da una conferenza pubblica prevista per domenica 9, ore 15 (l’iniziativa è patrocinata dalla Provincia di Milano); il 16 dicembre, invece, sarà a Torino: seguiranno poi Udine e Roma. Ma anche sull’Italia si è abbattuta l’ira della Cina: l’ambasciatore ha fatto sapere di non gradire assolutamente la visita del leader tibetano, pronto il boicottaggio delle imprese italiane in Cina, e il trasferimento dell’Expo 2015 da Milano a Smirne.

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Il Dalai Lama

All’improvviso le agende si riempiono d’impegni per non doverlo incontrare, in una corsa allo scaricabarile, senza esprimersi direttamente. Read more »